Storia di una lattina di Coca Cola

Un sorprendente esempio della complessità del metabolismo dei materiali industriali viene fornito da James Womack e Daniel Jones nel libro Lean Thinking, nel quale tracciano il percorso di una lattina di Cola inglese a partire dalla sua nascita. La fabbricazione della lattina è ben più costosa e complicata di quella della bevanda che contiene: la bauxite viene estratta in Australia, poi trasportata a uno stabilimento chimico dove un procedimento che dura circa mezz’ora riduce una tonnellata di bauxite in mezza tonnellata di ossido di alluminio. Quando è stata accumulata una quantità sufficiente del composto, essa viene caricata su un enorme container adibito al trasporto di minerali e spedita in Svezia o in Norvegia, dove le centrali idroelettriche forniscono energia a basso costo. Continua a leggere

Interpellanza prot. 17576 del 16 giugno 2008

Prologo.
Salgo le scale del municipio di Mira. Fuori della porta dell’aula del Consiglio Comunale incontro Alessio Bonetto che mi dice, così a scottadito: “xè colpa tua!”. Di fianco a lui c’é Francesco Volpato che un po’ se la ride e un po’, mi pare, è deluso.
Un attimo dopo, Alessio mi mette in mano il testo della risposta da parte dell’amministrazione comunale sull’interpellanza del consigliere Francesco Volpato (con cui ci siamo incontrati durante la preparazione della manifestazione e anche subito dopo aver deciso, di comune accordo con l’amministrazione comunale – il grassetto è d’obbligo e lo capirete leggendo – di sospendere il Tam Tam Suoni e Culture dal Mondo nona edizione). Continua a leggere

Consiglio Comunale 22 luglio 2008

Se una sera non sapete cosa fare, andate a vedere un consiglio comunale.
È un’esperienza che non può non arricchire.
Magari non rilassa, sinceramente, se vissuta come un andare a uno spettacolo, ti fa crescere, sicuramente.
Perché?
La varietà di personaggi presenti, la quantità di idee e la ricchezza del lessico è quanto di più incredibile si possa pensare di trovare all’interno di un singolo spazio.
Si doveva discutere del Tam Tam Suoni e Culture dal Mondo 2008 in questo consiglio comunale, per un’interpellanza del consigliere Francesco Volpato, ma non se ne è fatto nulla, dati i tempi che hanno impedito la discussione di una sola delle numerose interpellanze. Continua a leggere

Glósóli (sole risplendente) – Sigur Rós

Sigur Rós a Milano - 13 luglio 2088 - GLÓSÓLI

Sigur Rós a Milano - 13 luglio 2088 - GLÓSÓLI (clicca la foto per vedere il filmato)

Ora che sono sveglio
Tutto sembra diverso
Guardo intorno a me
E non vedo niente
Alzandomi, mi rendo conto
Che lei ha ancora il pigiama
Trovato in un sogno
Pendo su (un) anticlimax
Lei è con il sole
Ed eccolo
Ma dove sei…
Comincia il tuo viaggio
Deambula per le strade
Se non trovi l’uscita
Lasciati condurre dalle stelle
Lei sarà sempre lì
E apparirà improvvisamente
E il sole risplendente
Usciamo, dunque
Mi sono svegliato da un incubo
Il mio cuore batte
È fuori controllo…
Mi sono talmente abituato a questa follia
Che ora è compulsivo
Eccolo…
Lo sento…
Eccolo,
sole risplendente…
eccolo,
sole risplendente…
eccolo,
sole risplendente…
eccolo…

Martedì 22 luglio 2008 – ore 19,00.

Per martedì 22 luglio alle ore 19 è convocato il consiglio comunale il cui ordine del giorno al punto 14 recita

“Interpellanza relativa a “Manifestazione denominata << Tam Tam Suoni e Culture dal Mondo >>”,
pervenuta in data 16/06/2008 (prot. com. 17576) a firma del Consigliere Comunale Francesco Volpato”

Chissà cosa si racconteranno!
A noi c’è venuta voglia di andare ad ascoltarli.
Venite?

Milano, 13 luglio 2008

Sigur Ròs a Milano 13 luglio 2008

Sigur Ròs a Milano 13 luglio 2008

Non che ci sia bisogno di provare nulla a nessuno ma, come ha scritto il Signor G, siamo andati a vedere i Sigur Rós e su questo non ci piove…
Oddio, ci piove, e parecchio anche, perché alle 20,00 circa, per un venti minuti, una pioggerellina è scesa a inumidire l’Arena Civica (Arena Gianni Brera)… alle 21 e 10 ci comunicano che, per motivi di sicurezza, il concerto sarà anticipato di dieci minuti, proprio a causa della pioggia: il panorama che vediamo è particolare.
Lampi tutto intorno a noi, vento, qualche goccia di pioggia, tuoni… e un tipo, davanti a noi, con il cellulare puntato verso il cielo che cercava di fotografare le saette.
Cinque minuti prima della fine del concerto la pioggia ricomincia, insistente: previsioni azzeccate e scelta giusta di anticipare l’inizio dello spettacolo.
Birra ne vendono poca, ma tutte le persone continuano a prender posto sugli spalti e in platea.
Con il Signor G (Mario non è venuto perché, dato che il Tam Tam Suoni e Culture dal Mondo è saltato, si è dovuto arrangiare per riempire le giornate e presta la sua opera al Lido, sua terra natia) , dato che avevamo un sacco di tempo da occupare, consideriamo che, dato che alle sette di sera, quando siamo arrivati, il tempo era nuvoloso, con lampi, al parco Valmarana, sulla fiducia, il “povero” pubblico mirese, sarebbe rimasto, per la metà, a casa direttamente. Il restante 50% lo avrebbe raggiunto dopo le prime gocce.
Ma qui è altro.
È rock’nd’roll come direbbe Mario.
Cliccate sulla foto per avere un assaggio della magia di questo gruppo (richiede apple quicktime installato):
Ci sarebbe piaciuto riuscire a realizzare un’idea che ci era venuta proprio con i Sigur Rós… non ci perdiamo d’animo, ci lavoreremo il prossimo anno.

Diario (virtuale…) del Tam Tam Suoni e Culture dal Mondo 2008

Oggi, lunedì 14 luglio, il Tam Tam Suoni e Culture dal Mondo 2008 sarebbe stato proprio finito… un ricordo, qualcosa da cominciare ad analizzare, sezionare, criticare e migliorare. Cose che normalmente, ogni sera ci scambiavamo tra di noi e con gli amici che rimanevano fino a tardi, attorno a un bicchiere.
Pubblichiamo, come post normale, ciò che è stato il quotidiano divenire delle cose che era presente su una pagina dedicata al Tam Tam Suoni e Culture dal Mondo 2008 virtuale.
Tra qualche giorno, come abbiamo fatto per la versione più corta del Tam Tam Suoni e Culture dal Mondo, posteremo un bilancio della manifestazione, con un po’ di provocazioni e un po’ di idee, anche perché ci piacerebbe capire se abbia un senso continuare in questa esperienza che sembra incontrare un po’ di difficoltà in questa città.
Buona lettura.
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E CI TORNEREMO SOPRA – Sulla festa delle Associazioni a Forte Poerio

La facciata del forte Poerio dopo la pulizia dell\'estate 2000.

La facciata del forte Poerio dopo la pulizia dalla vegetazione - estate 2000

Veniamo invitati a un incontro in cui si discutono dei problemi che riguardano lo spostamento della festa delle consulte da Riviera Silvio Trentin al Forte Poerio.
Nico, alcuni passi non li abbiamo vissuti, per cui aspettiamo che tu integri questa cronologia… e anche questo racconto.
Lunedì scorso avevamo fatto un sopralluogo con l’assessore Carlin e con l’assessore Meggiato al forte.
Dalle nove e mezza fino a dopo le dodici: a parte un solerte abitante di via Risorgimento che, appena vista una macchina del comune di Mira, si è precipitato al forte… dicendoci che: “quell’assessore in gonnellina e scarpe col tacco… non è un abbigliamento adatto per il luogo, perché qui ci sono serpenti lunghi due metri e mezzo…”. Lo ringrazio per la solerzia e, penso dentro me: “non sapevo che a Forte Poerio ci fossero serpenti da foresta amazzonica!” e rimuginavo sull’uso dispregiativo del termine gonnellina e scarpe col tacco. Lo guardo uscire e vedo che, come un corazziere al Quirinale, comincia un avanti e indietro davanti al cancello del forte… nonostante il sole a picco e il caldo lancinante.
E poco fuori, sulla sinistra, da un giardino, una persona che per tutta la durata della visita tirava il collo e cercava di capire cosa stessimo facendo.
Ecco, il sopralluogo.
Si discute di vie di fuga, di sicurezza, di pericoli e di come risolverli per la pubblica incolumità. Si parla anche di parcheggi.
Appena finito al forte vado a Dolo.
Recupero bagni, soldi e, forse, biciclette per l’idea dell’assessore Meggiato di creare un percorso “protetto” tra le due, eventuali, location della festa, se quella dello sport dovesse rimanere separata da quella delle altre consulte.
Finisco alle 15,30.
Alle 18,00, in Municipio, incontro con le consulte al quale siamo invitati anche noi, dato che affianchiamo l’amico Nico Narsi nell’aspetto organizzativo della festa, se sarà fatta a forte Poerio.
Presenti le consulte della Cultura, del Volontariato, delle Attività Assistenziali… tre su sette. Alcune non sono ancora costituite, scopro nell’occasione, per una scelta dell’amministrazione, latitante nel rapporto con il mondo delle consulte e, di conseguenza, dell’associazionismo. Manca la consulta dello Sport la quale, per conto suo, ha già organizzato la festa dello sport al vecchio stadio da rugby.
Presenti gli assessori Gasparini e Meggiato (e l’assessore all’associazionismo perché non c’è, mi viene da chiedermi?).
Ci viene detto che il prossimo anno sarà altro.
Ci viene detto che in giunta hanno parlato di spostare la festa a forte Poerio e, fatti salvi i problemi tecnici da valutare, non ci sono problemi nel suo spostamento. Anzi.
Ok, c’è chi la festa non la vorrebbe fare, perché questa amministrazione non la merita per il modo in cui si è rapportata con il mondo dell’associazionismo, ma si decide di proseguire il percorso organizzativo, facendo partire le lettere per chiedere l’adesione alle singole associazioni. Questo accadrà dopo la giunta del successivo giovedì (3 luglio).
Con Nico ci si sente per capire cosa e come chiedere preventivi per la festa a forte Poerio. Chiediamo anche al responsabile del PD per eventuali strutture da montare, per abbattere i costi.
Giovedì comincia un fuoco incrociato di notizie, di affermazioni e di smentite che hanno, come protagonista, la festa a forte Poerio.
A un certo punto mi arriva un sms in cui mi viene detto che la festa delle Consulte sarà fatta a forte Poerio e un Tam Tam Suoni e Culture dal Mondo al parco Valmarana di una settimana. Ma mi arriverà una telefonata appena possibile… che non è mai arrivata. Almeno fino a oggi (8 luglio, ore 10,05).
Con Nico cominciano una serie di telefonate: ci sono i tecnici a fare un sopralluogo al forte. Sono in riunione per discutere… arrivano sms e mail che raccontarle uno crederebbe siano frutto della fantasia!!!!
A sera apprendiamo che è previsto un incontro per lunedì 7 luglio alle ore 9,30. Io avevo capito al forte… anche perché i problemi, quelli reali, quelli che vanno risolti, sono al forte… invece era all’ufficio Cultura.
Bene.
Arrivo dieci minuti dopo perché avevo capito al forte. Frase della giornata, che più volte rimbomberà nel mio cervello, suggerita dal Signor G, ma detta da Albert Einstein: «la differenza fra la genialità e la stupidità è che la genialità ha i suoi limiti».
I problemi sul tavolo:

  1. festa dello sport al vecchio stadio da rugby e festa delle consulte in riviera Silvio Trentin;
  2. festa dello sport al vecchio stadio da rugby e festa delle consulte a Forte Poerio;
  3. tutte le consulte a Forte Poerio.

Ci vengono elencati i problemi tecnici per forte Poerio, fermo restando un problema che riguarda alcune associazioni sportive: manca l’acqua per la voga e la pesca con il bilanciere (non con il bilancino…). Questo è un problema, per il forte, insormontabile. A meno che non si crei un momento, uno spazio in cui la festa si sposta lungo il Brenta. Lo penso, ma non lo dico!, che c’è già tante carne al fuoco che me la tengo dentro: qui si vedono problemi dove non ce ne sono!!!! immaginarsi di aggiungere un elemento come questo! DELIRIOOOOO!!!!!!!
Ecco, adesso arrivano i problemi veri:

  1. Il cantiere in via Risorgimento: una festa con un cantiere aperto comporta dei rischi di sicurezza e chi si accolla la responsabilità?
  2. L’area di deposito del cantiere che è all’interno del forte Poerio: ci sono problemi di sicurezza!
  3. La messa in sicurezza delle strutture: non ci sono soldi.
  4. Per il parcheggio bisognerebbe fare una rampa a sinistra dell’ingresso, ma ci sono problemi (è un dislivello di 30-40 cm).
  5. In caso di pioggia nei giorni precedenti la festa, il terreno diventerebbe impraticabile.
  6. Le strutture per le associazioni sportive.
  7. I tempi.

Un po’ di chiacchiere sul significato di fare la festa nel forte, specialmente dopo tutto quello che è accaduto per la casa di accoglienza per cittadini stranieri.
Nicola Baldan, che rappresenta la consulta dello sport, dice che non si potrebbe prendere in considerazione il parco Valmarana… viene subito tacitato.
L’idea di una festa sull’integrazione, sui suoni e le culture dal mondo viene illustrata, con forza, da Nico Narsi.
Ecco, devo dire la mia.
Noi siamo qui perché l’idea di fare una festa di questo tipo a Forte Poerio è nelle corde dell’associazione e del festival che da anni realizziamo, o tentiamo di realizzare.
I problemi…
Non ce ne sono, secondo noi. La nostra esperienza al parco Valmarana ci porta a dire che Forte Poerio parte avvantaggiato.
Mi spiego.
I cantieri, cioè il cantiere in via Risorgimento e l’area di deposito del cantiere non sono un problema di sicurezza, perché l’impresa DEVE, sia durante l’orario in cui opera, che nelle ore in cui il cantiere è chiuso, garantire SEMPRE la sicurezza dei luoghi… e questo non è a carico di nessun’altro! Semplice, facile, indolore per l’amministrazione.
Per la messa in sicurezza delle costruzioni presenti al forte: con l’assessore Carlin, durante il sopralluogo, si erano individuati due modi, da farsi con l’aiuto dell’ufficio tecnico, per quanto riguarda i materiali, che sarebbero stati posati in opera dalle associazioni che avrebbero collaborato all’organizzazione della manifestazione… mi viene detto che non ci sono soldi, che il Comune non ha soldi. A questo do risposta dopo.
Per la rampa neanche non mi addentro in discorsi, perché è una cosa talmente tecnica che perderei solo tempo.
Per il fatto che la pioggia potrebbe rendere vano il lavoro nemmeno dico nulla, perché è una delle variabili che sappiamo di doverne tener conto quando si opera all’aperto.

Come si presentava il ponte militare a forte Poerio prima dei lavori di ripristino - estate 2000

Come si presentava il ponte militare a forte Poerio prima dei lavori di ripristino - estate 2000

Per la sicurezza dei luoghi ci sarebbero luci di emergenza, chiusura di alcune stanze del forte, la formazione della ringhiera del ponte che, chi lo ha fatto restaurare (gli stessi tecnici che si fanno una montagna di problemi per quel che riguarda la sicurezza degli altri), ha colpevolmente dimenticato di prevedere e, di conseguenza, è facile farsi male e cadere fuori dal ponte… tra le cui assi stanno crescendo piante che, prima o poi, scardineranno il tavolato pedonale.
Per i soldi, attraverso una serie di telefonate e incontri, dico che l’associazione Srazz potrebbe portare una sua dote di molto superiore all’importo messo a disposizione della festa dall’amministrazione mirese. Per il fatto che questa manifestazione potrebbe ricalcare, in parte, lo stile e i contenuti del Tam Tam Suoni e Culture dal Mondo.
Le strutture per le associazioni sportive: abbiamo previsto una pedana solida, delle dimensioni di m. 20,00 * 20,00, oltre a tutta una serie di attenzioni che saranno a loro dedicate. Resta il problema dell’acqua…
Vengo distratto da una telefonata dell’assessorato alle politiche sociali della provincia di Venezia, che vuole conoscere i particolari, anche perché sono a conoscenza della situazione, incresciosa, che si è venuta a creare a Forte Poerio.
Quando torno trovo una discussione di questo tono: le associazioni sportive non si spostano dal vecchio campo da rugby, per cui… rimugino tra me e me che Einstein ha ragione. Cazzo se ha ragione!!!!
E la delusione cresce in me.
Qui, in questa città, non si pensa diversamente, non si progetta il futuro, non c’è futuro!!!!
Si deve fare in Riviera Silvio Trentin anche perché i tempi sono stretti.
Ricordo che per l’edizione 2004 del Tam Tam Suoni e Culture dal Mondo, quella dopo la contestazione da parte della Lega Veneta, ci venne dato l’incarico per l’organizzazione della manifestazione ai primi di aprile, con una telefonata dell’assessore Massimo Zuin il venerdì santo (lì per lì non mi veniva la data ma, adesso, guardando il calendario, posso dire con certezza che era il 9 aprile) e il Tam Tam Suoni e Culture dal Mondo cominciò il 28 maggio, 49 giorni dopo, con una durata di 23 giorni.
Ieri era l’8 di luglio e la festa è prevista per il 19 di settembre, ben 73 giorni per mettere in piedi una festa di due giorni… i tempi ci sono.
Ma non la volontà.
Non quella nostra.
Di altri.
Ecco, hanno deciso.
Ma l’impressione è che era già deciso.
Perché perdere tempo a farci parlare, a far capire che i problemi possono essere superati, perché sopralluoghi, investire persone di incombenze, chiedere preventivi, impegni precisi?
Chiaro, la faccia la mettiamo noi!
Noi, nessun’altro.
Non importa se la nostra credibilità si azzera.
Non è giusto.
Non c’è autorevolezza, non c’è affidabilità nei nostri interlocutori.
Lo capite?
Attacco il mio iPod e ascolto:
“Cos’è che ci muove,
che ci consente di stare insieme?
Cos’è che fa male
Quando la rabbia si fa vocazione
E c’è che mi fa bene
Vivere un mondo mio nell’illusione
E c’è che mi fa male
Quando qualcuno mi delude…

Ecco, adesso cercano di recuperare: perché non facciamo lo stesso una cosa al forte? Perché non facciamo il Tam Tam Suoni e Culture dal Mondo nel parco di Villa dei Leoni? Perché non facciamo un Tam Tam Suoni e Culture dal Mondo al parco Valmarana di una settimana?
Mi sembra di assistere a quell’incontro in cui un altro assessore, per riparare a sue lacune e mancanze, ci disse di mettere le tavole per terra per risolvere il problema della pioggia al parco Valmarana…
Non capiscono, non vogliono capire.
Non capiranno mai.
Problemi tecnici non ce ne sono.
Problemi economici ancor meno (mettere insieme le due cose, festa delle consulte e Tam Tam Suoni e Culture dal Mondo, aveva la forza di unire i due bilanci e di ottimizzare le spese per le strutture, che incidono in maniera pesante nel realizzare questa manifestazione!).
Quali problemi ci sono?
Un’associazione di disabili che dice che ci sarebbero state delle difficoltà nell’intervenire in un luogo come il Forte Poerio… e la mia mente va alle volte che Roberta, una mia amica disabile, paralizzata su di una sedia a rotelle, la portavamo in giro per la città (abitavo a Venezia) e magari è anche successo di cadere sui ponti, o quando siamo andati a una route sul Gran Sasso d’Italia, o quando la portavamo sul Col Rodella, sul Belvedere, al Ciampàc (tanto per citarne alcuni) e le costruivamo una slitta con gli sci per farla stare con noi… e la fatica, lo sforzo non contavano, quando poi la si sentiva raccontare alla sua famiglia che era stata in funivia… come tutti gli altri, di aver disceso una pista o di aver salito una montagna.
Ok, i problemi, se li si vogliono, ce ne sono a ciuffi.
Se l’ottica è quella di superarli, scompaiono.
L’associazione Srazz deciderà, come ha sempre fatto, se aderire alla festa e se aiuterà nell’organizzazione. Fermo restando che il nostro impegno era stato immediato e senza remore nel momento stesso in cui Nico ce lo chiese per Forte Poerio.
La festa delle Consulte è altro.
Mercoledì Nicola ci chiede di vederci.
Accetto.
Salgo sulla Vespa, attacco la musica e arrivo a casa.
Guardo lo schermo del computer e trovo un messaggio del Signor G. Anzi, più di uno.
Ma uno mi colpisce: «la differenza fra la genialità e la stupidità è che la genialità ha i suoi limiti» Albert Einstein.
Penso alla mia delusione e alla mia stupidità.
Apro una pagina, copio il testo di L’Aura e lo pubblico.
Spengo il computer e aspetto l’ora di andar a prendere la mia bambina.

See you.

Cos’è

Ci stavamo ricadendo…
No, purtroppo ci eravamo già ricaduti.
Adesso, di ritorno da un incontro con un po’ di assessori, sulla questione festa delle Consulte a forte Poerio. Non tutti gli assessori preposti, qualcuno mancava, ma problemi che erano risolvibilissimi, E CI TORNEREMO SOPRA, e parlare, parlare… mentre tutto era già scritto.
No no no.
Non è così che si fa.
Come dice il Signor G: see you. Ma anche no.

Nel mio paese c’è una casa
Dove le persone si incontrano a bere
Un bicchiere di vino in compagnia
Nel mio paese la gente saluta
Chi conosce e anche chi non conosce,
offrirebbe un sorriso a chi merita

Ma dov’è, dov’è quel luogo che ho pensato?
C’è una vita intera che nessuno ha mai compreso
Fino in fondo

Cos’è che ci muove,
che ci consente di stare insieme?
Cos’è che fa male
Quando qualcuno
Ti delude?

Nella mia casa siamo tutti amici
La forchetta ed il sale con i suoi figli
Che giocano tutti nell’armadio
Nella mia casa non ci si annoia mai
C’è sempre qualcosa da catturare,
un pensiero od un raggio di sole

che nessuno avrà mai visto,
neanche in sogno

Cos’è che ci muove,
che ci consente di stare insieme?
Cos’è che fa male
Quando qualcuno
Ti delude?

Ma dov’è , dov’è quel luogo che ho pensato?
E’ nascosto bene tra il ricordo e il fato
Scoprirò che il segreto delle cose
È nell’imparare

Cos’è che ci muove,
che ci consente di stare insieme?
Cos’è che fa male
Quando la rabbia si fa vocazione
E c’è che mi fa bene
Vivere un mondo mio nell’illusione
E c’è che mi fa male
Quando qualcuno mi delude…

L’Aura