Rispondendo alla mail di un assessore

Ciao assessore
abbiamo ricevuto e letto la tua mail.
Rispettiamo la tua richiesta di non volerla vedere pubblicata.
Noi, però, pensiamo sia giusto pubblicare la nostra risposta, perché può contribuire al dibattito e al dialogo nati durante la progettazione e, purtroppo, anche dopo aver deciso la non realizzazione del Tam Tam Suoni e Culture dal Mondo.
Se vuoi, anche per un discorso di trasparenza e di uniformità del nostro fare: ogni cosa che ci succede è scritta su queste pagine, perché questo crediamo sia il modo giusto ed è, di conseguenza, diventato il nostro metodo.
Magari non lo condividi o non lo apprezzi.
Peccato!
Credo che, se fossimo amministratori, faremmo in questo modo.
Cercheremo il dialogo e istituiremo un blog aperto ai cittadini per instaurare un canale di ascolto e di consultazione diretto e visibile a tutti (un blog è anche memoria, traccia di ciò che viene detto, degli impegni che si prendono)… anche se questo, lo sappiamo, spesso spaventa i politici e gli amministratori.
Nella tua mail ci sono delle cose che capiamo poco, ma magari è un nostro limite.
È sempre stato un nostro cruccio quello di avvisare chi di dovere di fronte a eventi particolari o danni possibili.
Non so quali siano i cipressi di cui parli, se sono quelli dell’ingresso o quelli al centro del parco.

Oggi abbiamo anche visto che c’è un albero che, se non è morto, poco ci manca.
È lungo il Brenta.
Negli anni scorsi era malato, ma adesso pare che stia per cedere…
Accettabile.
Tu vedi il parco in uno stato accettabile.
Noi abbiamo visto il viale di accesso pedonale invaso, in larga parte, da foglie e rami che nascono all’interno del tennis club e del campo da calcio. Abbiamo visto pozzanghere, fango, tracce di fuochi fatti per terra, evidenti segni di motorini che lasciano traccia sul fango. Abbiamo anche visto che nelle zone in cui abbiamo raccolto le foglie lo scorso inverno, adesso sta crescendo l’erba… servirebbe ben altro per avere un prato, ma intanto si è visto che l’erba potrebbe crescere, se si curasse in altro modo il parco.
Non crediamo che i canoni di valutazione della vivibilità di un parco siano soggettivi: un parco è un parco, deve essere usufruibile, in maniera degna, da parte dei cittadini. Una volta al parco c’erano panche e tavoli, giochi per bambini… tolti perché si fa prima a buttare via che a farne la manutenzione… questo te lo diciamo perché c’eravamo.
In un parco si dovrebbe cercare di rendere piacevole il soggiorno di chi lo vuole frequentare: magari una fontanella, magari una rete che raccolga l’acqua piovana… magari… così le zanzare e il fango non ci sono o, se ci sono, magari solo in minima parte.
Non credi?
Se un parco è un insieme di alberi e di erba, allora il parco Valmarana è… questo ma non crediamo sia solo questo.
Al parco Valmarana c’è eternith, c’è un edificio pericolante, sotto al manto erboso, in alcune parti, c’è una discarica. C’è chi costruisce abusivamente, c’è chi brucia ogni tipo di immondizia pur di non portarla dove deve essere portata…
Noi il parco lo abbiamo vissuto, sia per il Tam Tam Suoni e Culture dal Mondo, sia in altre situazioni.
I giovani in scooter che si rincorrono per il parco li abbiamo segnalati.
I cani lasciati liberi, che sporcano, li abbiamo segnalati…
Siamo cittadini attenti e, prima di tutto, collaborativi.
Non avremmo raccolto le foglie, non organizzeremmo quanto abbiamo organizzato fino a oggi.
Questo devi essere tu a dirmelo.
Anzi, più che dirlo, lo dovremmo vedere.
Se il problema sono i soldi, perché non chiedere la collaborazione di associazioni e singoli cittadini?
Se tu, Comune, ci dai gli attrezzi, ci dai gli elementi per poter operare, magari con un minimo di organizzazione potremmo fare molto di più.
Nel 2003 abbiamo chiesto al Comune di darci i materiali e noi avremmo fatto i lavori… ma anche così non andava bene.
E avremmo avuto una nostra assicurazione, quindi non eravamo un pericolo per l’amministrazione.
Forse noi cerchiamo sempre la collaborazione, anche quando non viene richiesta… spesso ci siamo trovati con le porte chiuse in faccia.
E questo è un fatto.
Sì, l’amministrazione ha fatto qualcosa… potrebbe fare di più e meglio, se crede nelle cose: buttare un po’ di ghiaia per terra è una cosa senza senso se non viene fatta secondo i crismi, perché diventa, poi, inutile.
Pubblicheremo le foto fatte oggi al parco, dove si vede che una ruota di bicicletta ha lasciato un solco profondo nella zona in cui avete provveduto a buttare la ghiaia… non è il modo di fare i lavori, questo. È sprecare risorse e buttare via il tempo.
Dateci il materiale, che il lavoro lo facciamo noi… lo faremo sicuramente meglio e con più cura.
Siamo a disposizione per un sopralluogo, per capire bene questo concetto…
Capisci anche che i lavori che sono stati previsti per il futuro ci vedono scettici.
Piuttosto che fare così, meglio non fare.
Tra poco pubblicheremo un video di presentazione, per aiutare a comprendere meglio la nostra posizione. Chiaro che ci prendiamo tutte le responsabilità di ciò che diciamo. E possiamo dimostrare tutto.
Ecco, parlate con i cittadini, con le associazioni, con le consulte…
Non perdete quest’occasione che avete.
Noi siamo ipercritici per definizione, perché organizzare il Tam Tam costa oltre 230.000 euro e, se mi permetti, trovarci davanti al fango, all’incuria, a un luogo che, con poco, potrebbe essere reso idoneo a ospitare non solo il Tam Tam Suoni e Culture dal Mondo, ma molto altro, sapendo che ogni evento potrebbe diventare un danno per noi… allora ci possono girare i “cabasisi” e a ragione. Lo faresti anche tu.
Ma lo facciamo noi, perché è anche la nostra funzione.
Il Tam Tam suoni e Culture dal Mondo 2008 è caduto per mancanza di fondi: nella versione di 39 giorni di durata, per parecchi… in quella di 11 giorni, per poche migliaia di euro, cioè circa 3.000: questo è scandaloso, perché con pochi lavori, pensati per tempo, li avremmo potuti risparmiare e sarebbe stata possibile la sua organizzazione.
Se leggi nei post passati, forse puoi capire qualcosa di più tra il Tam Tam e il Village e le differenze che queste due manifestazioni hanno.
Non siamo gelosi di loro, riconosciamo la loro professionalità, ma gli obiettivi sono diversi. Se vuoi, ne possiamo parlare, così puoi capire… che ci sembra di capire che questa conoscenza vi manca…
Noi siamo aperti alle critiche, siamo aperti al dialogo, abbiamo ospitato sulle nostre pagine tutte le opinioni, abbiamo sempre tenuto riunioni aperte a tutti (… non vi abbiamo mai visto in quelle occasioni…) proprio perché cerchiamo la collaborazione, il dialogo, il confronto, la critica anche, purché costruttiva. Non ci spaventiamo di fronte all’attacco o alla messa in discussione. Anzi!
Anche nel blog! A differenza di altri tuoi colleghi che cancellano e censurano, perché autoreferenziali.
È utile parlarsi, ma è anche utile rendere accessibile e pubblico ciò che viene detto, deciso, discusso.
Nessuno di noi si nasconde dietro un nickname, anzi!
Anche noi siamo a disposizione, come sempre.
Peccato non lo si possa dire di altri.
La nostra porta è spalancata… come sempre.
Ciao

Una Risposta

  1. Giusto!!!
    Sono d’accordo, è ora che anche il comune si faccia un esame di coscienza ed inizi a lavorare per i cittadini visto che è quello il suo compito. Purtroppo quando qualcuno si dà da fare, invece di lodarlo ed incentivare il suo impegno, sembra si faccia di tutto per ostacolarlo, perchè alla fine è solo un rompipalle che chiede cortesemente ciò che potrebbe esigere da cittadino. Il comune è troppo impegnato a curare i propri interessi per accorgersi che con un minimo sforzo, collaborando con i cittadini, potrebbe ottenere risultati incredibili, invece di pagare inutilmente gente che non fa altro che mettere una pezza per coprire il buco. Me nona dise: “stuco e pitura fa sempre bea figura” (spero l’abbiate capita).
    Aprofitto per chiedervi scusa se in altri commenti sono stato un pò duro, ma la delusione è tanta e sarebbe bello far chiarezza. So che avete fatto una runione a proposito ma il lavoro non mi ha permesso di venire. Vi saluto augurandovi buona fortuna per un’eventuale festa protesta. (Io il 29 sono libero, se avete bisogno di una mano….)

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