Tam Tam Suoni e Culture dal Mondo 2008 versione “Light”

ridi, ridi, che il sorriso allontana la pioggia

“Viste le temperature (e le piogge) di questa prima metà di giugno, Tam Tam Suoni e Culture dal Mondo Light sarebbe stato un disastro economico, conoscendo i miresi… Mette i brividi, pensarci!”
Sms arrivato al cellulare della manifestazione stamattina: si può non essere d’accordo?

Ma: “del senno di poi son piene le fosse!”

Sarebbe stato un festival sicuramente bagnato e freddo. Il parco Valmarana è accogliente e ristoratore quando la temperatura è elevata, ma diventa umido e freddo in caso di pioggia e di temperature non propriamente estive…
Qui sembra di essere in autunno, giornate uggiose dove il sole, a volte, fa capolino.
Sarebbe stato un disastro economico. Non c’è dubbio.
E lo avremo vissuto con una crescente tensione.
Nonostante i due giorni più importanti, il 10 e l’11 di giugno, il tempo avrebbe retto e Eugenio Finardi e Carlo e Giorgio sarebbero stati degli appuntamenti che avrebbero rispettato le nostre aspettative.
Ma procediamo con ordine.
Inaugurazione, giovedì 5 giugno, con Sir Oliver Skardy meets Fahrenheit 451: pioggia, non la sera, ma pioggia fino al tardo pomeriggio che portano a una temperatura più fredda, nel senso che quella minima è in discesa. E la minima la si ha di sera… Probabilmente il reggae e lo ska del gruppo ci avrebbe riscaldato… ma un inizio non proprio in linea con le aspettative. Anzi!
Venerdì con la musica funky, sempre in dialetto veneziano, con il gruppo Zoozabumba che sono di Venezia. Pioggia, durante il giorno e anche verso sera. Temperatura simile al giorno precedente. Il dubbio di come si sarebbero mossi i miresi viene anche a noi. Ma contavamo sull’appeal di questo storico gruppo veneziano, che in passato si erano già esibiti a Mira.
Sabato con la Mente di Tetsuya e le loro sigle dei cartoni animati, una giornata senza pioggia, con il sole che ha riscaldato un po’ la giornata, per cui tutto sembra concorrere ad avere un buon sabato sera… anche perché ci sarebbe stata la prima delle due notti bianche: le proiezioni supine, cioè proiettare verso l’alto i film e guardarli stando stesi. In caso di pioggia o di troppa umidità, avremmo potuto usare il palco come pavimento e la copertura come schermo. Il programma della proiezione sarebbe stato incentrato sui cittadini stranieri e l’integrazione… che con quello che in quei giorni succedeva per Forte Poerio sarebbe stato come un “leggere nel pensiero” della comunità mirese.
Domenica con l’animazione per i bambini tenuta dall’associazione Nodo Teatro di Venezia e, a seguire, la polisportiva Arcobaleno di Oriago con un programma di ginnastica, ballo e animazione. Sul palco, dopo aver fatto un ampio giro del parco Valmarana, King Naat Veliov and the Original Kocani Orkestar con la loro musica balcanica a cui si sarebbe aggiunta la danzatrice del ventre che il locale Shockabab invita, come da tradizione, quando è presente questo gruppo. Tutto questo sarebbe stato possibile, perché la giornata è stata soleggiata e calda…
Lunedì la prima partita degli Europei 2008 dell’Italia con l’Olanda: megaschermo montato sul palco principale. Temperatura massima in crescita. Non quella minima, che scende, nonostante il sole della giornata. Finita la partita fuggi fuggi generale, dato che l’Italia ha perso. Come facciamo a dirlo? nel 2006, quando l’Italia pareggiò con gli USA, il popolo del pallone abbandonò il parco Valmarana… con un pareggio. Con una sconfitta ancora di più!!!!!
Di martedì e di mercoledì abbiamo già scritto sopra, con due serate sicuramente positive.
Giovedì si ricomincia con la pioggia… poca pioggia, a dire il vero, e non alla sera. Ma che non avrebbe aiutato lo spettacolo della sera. I Terrakota vengono dall’Africa e dal parte dell’Europa e sono di base in Portogallo: hanno un suono caldo, avvolgente e coinvolgente. Una di quelle chicche che perdere è un delitto. Ma il clima ci avrebbe castigato. E molto. Un gruppo non tanto conosciuto, ma di assoluto valore, da ascoltare e da ballare. E qui gioca la curiosità della gente. Della gente di questo territorio, dobbiamo dire, dato che, visto che nel loro sito la data era rimasta segnata, abbiamo ricevuto molte telefonate dal nord Italia per avere ragguagli. A un’altra sede l’analisi di ciò che questo territorio merita e si aspetti da questa manifestazione.
Venerdì seconda partita dell’Italia, con il pareggio con la Romania: pareggio. Questo è un giorno in cui c’erano parecchie cose in ballo, per il finale della serata. Si pensava ai Corvus Corax, oppure ai Rumatera.
Sabato da dimenticare… nonostante ci fosse in programma Herman Medrano: pioggia tutto il giorno e freddo, molto freddo. Con vento e tutto ciò che deve esserci in una vera serata da autunno inoltrato. Peccato!!!! Sarebbe saltata anche la prima notte bianca silenziosa o notte muta che dir si voglia. Una notte in cui avremmo cercato di stimolare tutti i sensi: tatto, gusto, odorato, vista e, in minima parte, l’udito. Installazioni video, attori con monologhi, interventi di artisti di strada e tutto ciò che poteva venir in mente a chiunque.
Domenica con sole al mattino, che potrebbe far ben sperare vista la serata finale. Al pomeriggio l’associazione Mammarosa avrebbe organizzato la quarta edizione di “al passo con il mio amico” per raccogliere fondi per il rifugio Mammarosa di Mira. Alla sera concerto di gruppi emergenti della Riviera del Brenta… ma alla sera piove. Non forte. Ma piove. Tanto per finire in bellezza!!!!

Dal punto di vista economico sarebbe stato… un disastro, come giustamente recitava l’SMS di cui all’inizio.
Ci sarebbero le associazioni da ringraziare, per aver lavorato e creduto in questa versione ristretta della manifestazione: tutti, con la loro presenza, con i loro sforzi e la loro fiducia, li ringraziamo… sul serio, con il cuore in mano, perché è giusto così.

Poco sole, tanto freddo.
Acqua da cielo e acquitrini sotto i piedi.
Tanti concerti che sarebbero andati deserti o quasi.
Perché non lo fate in un altro periodo dell’estate?
Perché non mettete un tendone?
Perché non mettete le tavole per terra così non ci si bagna?
Perché non parcheggiate le macchine sul campo da calcio da allenamento?
Perché non lo fate su un parcheggio?
Perché si paga il biglietto?
Perché lo fate quando c’è il Marghera Estate Village?
Perché non fate le cover band?
Perché non ci sono locali di Mira?
Perché il Comune vi da un contributo?
Perché devo pagare se il parco è pubblico?

Il grafico delle temperature del Tam Tam Suoni e Culture versione \

Dopo undici giorni di tutto questo, ci verrebbe spontaneo rispondere: perché non ve lo fate voi?
Ma poi la ragione prende il sopravvento: ingoiamo il rospo e ripuliamo il parco Valmarana, raccogliendo i mozziconi di sigaretta che il senso civico dice che non bisogna buttar per terra e riseminiamo l’erba. Come la nostra coscienza, da sempre, ci dice di fare.
A queste domande ci sono risposte, sparse nei post precedenti e sul diario del Tam Tam Suoni e Culture dal Mondo 2007 che trovate sul sito della Srazz. Ma faremo un sunto, a breve.

Una mattina, in Municipio.

Stiamo raccogliendo delle opinioni sul Tam Tam Suoni dal Mondo che serve come spunto per discutere di cultura a Mira.

Ieri mattina sono andato a parlarne con Gualtiero Bertelli, in quanto assessore alla cultura del Comune di Mira in un periodo in cui è stato costruito il teatro e in un periodo in cui si è cominciato a spendere somme via via maggiori (da poco più di sei milioni fino a oltre 500… un bel salto!).

Poi ho incontrato Dino Picardi, assessore alle poliche sociali nella scorsa amministrazione e molto vicino all’Associazione, con cui abbiamo discusso e costruito alcune cose: un rapporto tra il territorio, tra l’aspetto sociale e la manifestazione.

Poi, che invece, nella realtà, è stato il primo che abbiamo interpellato, Francesco Volpato. Il fautore del Tam Tam Suoni e Culture dal Mondo, nella sua veste di assessore alla cultura nel quinquennio che ha visto come sindaco Luigi Solimini. Francesco ci è sempre stato molto vicino in questi ultimi quattro anni, da quando, cioè, l’associazione ha preso in mano come unico organizzatore, la manifestazione nel tentativo da noi messo in atto, di caratterizzare il festival secondo le sue radici e, proprio per questo, il suo consiglio è sempre stato prezioso.

Stiamo contattando altri esponenti del mondo politico presente e passato di Mira per avere un quadro il più possibile vasto e completo sull’argomento.

Poi, in vista della cena che l’associazione Srazz ha organizzato venerdì sera, a chiusura del lungo travaglio che ha portato alla sospensione del Tam Tam Suoni e Culture dal Mondo, proprio per mettere un paletto che faccia da spartiacque tra questo periodo e uno nuovo, magari di rinnovamento, sono passato in Municipio.

Mi sono attardato a chiacchierare con una persona che lavora all’interno di questa struttura. Si è parlato di un po’ di cose… sono venuto a conoscenza che c’è chi pensa che l’associazione sia sotto a quella confusione che la votazione del cittadino mirese dell’anno ha avuto attorno… ci sarebbe da parlare, ma sorvoliamo, perché non è né il momento né l’ambito giusto. E abbiamo parlato di Proxy e Firewall.

Poi si è parlato che, come dipendente del Comune di Mira, ben sapendo di chi si è scritto nel video in questione, non gli sembra giusto dire quello che si è detto. Ok, lo possiamo accettare. Ma non cambiamo nulla, perché ci sono persone, all’interno di alcuni uffici comunali, che sono OTTUSI COME MATTONI ed è giusto ricordarlo! Se molte cose non vanno, o vanno male, non si può sempre dare la colpa alla sfortuna, al governo, a dio o a chicchessia. Gli ho detto: “hai visto i lavori che sono stati fatti, come da programma elaborato di comune accordo?”… Non li aveva visti e non sapeva di questi impegni. “Ok, vai a vederli, oppure guarda queste foto e dimmi se l’intervento, che doveva togliere l’acqua dalla strada, è stato fatto secondo la buona regola dell’arte!”

Poi siamo passati al post che abbiamo inserito su questo blog quando abbiamo dovuto comunicare che il Tam Tam Suoni e Culture dal Mondo veniva sospeso: gli suonavano come irriverenti e ironoici i ringraziamenti che vi sono contenuti, alla luce di tutto ciò che scriviamo in queste pagine del blog. Gli ho detto, semplicemente, che tutte queste persone le abbiamo ringraziate con il cuore e non con l’idea di prendere in giro qualcuno di queste persone: non invitiamo a cena persone che sentiamo come ostili o, quantomeno, che non stimiamo. Ho concluso citando una frase dell’amico Gigi Libraio, che una volta mi disse: «La cucina è un’arte (come tutte le attività umane che, a partire da una serie di elementi dati, producono qualcosa che prima non c’era), che trova il suo significato nel dare piacere al palato, e nel trasmettere considerazione, amicizia, affetto attraverso questo piacere. Possiamo dirvi che tra i nostri commensali non vi sono persone a cui non vogliamo bene.»

Detto questo, nel salutarlo, ho aggiuto: “ci sono cose strane che ci sussurrano all’orecchio, non le vogliamo dar per buone, non vogliamo crederci! altrimenti dovremo ricrederci su quanto ti ho appena detto!”.

Esco cantando:
El problema…
el problema xe che go un problema…
Triboeo! doeori fra el bunigoeo e el bigoeo, pi mae de co bato a testa forte so un spigoeo,
e co poco mi me incasso, sò ciapà da un spasmo, me incappo co parlo e pisso mato come erasmo,
co l’acido e el tossego che me vien su dal stomego, bevo e me infumego, el dì dopo rumego.
Acido muriatico sol stomego, xe caldo e son onfego ma stago qua sol sotoportego: l’arieta xe fina, stago fora anca in spadina.
Pare che me passa, ma i pensieri me sassina,
me altero, ciacero, come un tangaro, exaspero, exagero do minuti e son al macero.
e de note vedo fighe, man co e vessighe, assae là impissae co me svejo a far e righe.
no xe pi un caxo se ogni tanto sfaxo, rivo che son raxo e a volte no rincaxo, casco e bato el naxo.
e doman, si, fasso un fia de straordinari e co vegno fora quatro spriss col campari.
stress da lavoro, e el conubio sensa dubio xe el preludio aea situaasion che no afronti sensa studio!
El problema xe che go un problema che me crea problemi,
che soeo se ghe penso fa saltare tuti i schemi.
stago tento e me scolto pa capire un pochetin,
pi che scolto pi capisso che el problema vien da mi.
Co xe note mi lo so che come sempre riva el beo,
el problema xe un problema che me bate sol serveo, pi che scolto sto problema sto problema el torna indrio,
vago in serca de capire: il problema sono io?

sarà
ma go xa visto tuto, pare scritto,
meto a testa sol cussin e fisso el soito sofito, stago sito,
vedo co sforso pochi cambiamenti cussi lenti che gnanca me ne incorzo.
Massa tempo texo e dopo resto stexo mexo lexo, vuoto come un rexo,
pexo poco tempo spexo su progeti pi concreti, pi afeti, manco conceti, pi raporti pi o manco streti.
E o so che no ghe spero, xe un pensiero nero pasegero,
co i ga fato e regoe mi dove casso jero?
serco vie de scampo, robe che no guanto,
e vedo che e gaeja fra un goto e chealtro.
Serte noti no xe magiche, vago torno e no dormo, me tormento finche xe giorno.
serte noti me despojo de a me vita da bastardo,
e a buto sora el leto e là… e a vardo.
Sfide, perse quasi tute, fa gnente: satu quante volte me son xa catà ae strete?
e resta robe intime, tante resta fisime.
Camino sol bordo: te prego no sta spinxerme!
El problema xe che go un problema che me crea problemi,
che soeo se ghe penso fa saltare tuti i schemi,
stego tento e me scolto pa capire un pochetin,
pi che scolto e pi capisso che el problema vien da mi.
Co xe note mi lo so che come sempre riva el beo,
el problema xe un problema che me bate sol serveo, pi che scolto sto problema sto problema el torna indrio,
vago in serca de capire: il problema sono io?

El problema – Mediamente Mona – Herman Medrano

Secondo Laboratorio Tam Tam Suoni e Culture dal Mondo 2008 e Pulizia del Parco Valmarana

Ciao,
eccoci finalmente giunti ad un punto focale della nuova avventura Tam Tam 2008.
Il tempo stringe e la fase di progettazione sta arrivando alla fine per dare spazio a quella operativa.
Ti scriviamo per comunicarti la data del prossimo, e ultimo, appuntamento al quale sei invitato per dare il tuo contributo di idee e di presenza.
Il perché di questo nostro incontrarci, come già abbiamo avuto modo di spiegare, è innanzitutto per dare un forte impulso, attraverso la presenza e la partecipazione di molti, alla costruzione dei prossimi Festival che devono essere imperniati sul ruolo delle associazioni, dei gruppi e dei singoli  cittadini che operano nel territorio.
Ti chiediamo di contribuire concretamente sia con il tuo lavoro che con le tue idee, le tue proposte, a questo percorso virtuoso, che vorrebbe essere, nel nostro pensiero, un cammino di costruzione a più mani di una realtà che non è, e non deve essere, solo svago e divertimento. Siamo più che convinti di imboccare la sola strada in grado di fare del Tam Tam una festa unica e irrinunciabile per tutti.
Anche questa volta l’invito è esteso all’amministrazione comunale e a tutte quelle forze, politiche, sociali, di volontariato che il territorio mirese (ma non solo) esprime.
Come detto all’inizio della lettera, questo sarà l’ultimo incontro cui verranno convocate le associazioni per dare il loro contributo di idee e presenza, visto che poi le vicende organizzative non permetteranno cambiamenti in corso d’opera. Quindi la tua presenza sarà essenziale e definitiva.
Abbiamo inoltre allestito un blog, nel quale puoi trovare alcuni spunti di discussione, di approfondimento, di informazione.
L’indirizzo è https://tamtamsuonieculturedalmondo.wordpress.com. Sentiti libero di contattarci in qualunque momento e per qualsiasi motivo.
L’appuntamento è per sabato 1 marzo in via Borromini 21, dalle 9:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 18:30.
Saremo lì, per tutto questo tempo, per chiudere il “Laboratorio Tam Tam Suoni e Culture dal Mondo”. In questo spazio, partendo da quanto è maturato fino a oggi, raccoglieremo tutte le idee su ogni aspetto della manifestazione: l’allestimento, l’ubicazione delle strutture, il programma artistico, quello delle attività collaterali, le attività per i bambini, per i giovani, suggerimenti sulla gestione, sul mercatino… insomma, su tutto ciò che fa del Tam Tam la manifestazione che è stata fino a oggi. Un enorme spazio-tempo dedicato al vaneggiare, al fantasticare su cosa mettere e cosa togliere, rispettando tutti i contributi.
Approfittiamo per ricordarvi un secondo appuntamento, non meno importante, per domenica 16 Marzo 2008, dalle ore 9:00 fino al tramonto, in parco Valmarana, per un altro intervento di manutenzione e pulizia degli alberi e del manto erboso, dato che il primo del 2 dicembre non ha esaurito i lavori di cui abbisogna questo spazio verde cittadino, unico in tutta la Riviera del Brenta.
Ti aspettiamo con guanti, rastrello e… tanta pazienza.

Vogliamo credere che ci incontreremo in queste due occasioni, per non perdere quest’opportunità di collaborazione e di incontro che il Tam Tam Suoni e Culture dal Mondo ci dà.
Ti ringraziamo per l’attenzione e ti salutiamo.