Fantacronache del Villaggio Special

a cura di Giannandrea Codroipo e Gustavo Boiada

EDIZIONE ARRIVA L’ANNO NUOVO… E XE TUTO ROTO COME PRIMA!

Ecco la sorpresa promessa.
Quello che leggerete è lungo (ma appassionato). Sono le personali classifiche di gradimento e sgradimento per il 2008 appena andato al cimitero del tempo, in fatto di musica, libri, film e altro… create per noi dagli amici della Srazz, esperti in buone idee e buon gusto.
Buona lettura

Il 2008 secondo Mario. (sempre punk)

Dischi dell’anno:
1) Paul Heaton – The cross eyed rambler (Universal)
Ricordate gli Housemartins? Mr. Heaton ne era il leader e voce solista. British style al 100%, ritmica impetuosa, chitarre aggressive, rime da urlo. Disco che SPETTINA e fa gridare ancora una volta a pieni polmoni: Soul power!!!!!
2) Neil Halstead – oh! Mighty Engine (Brushfire)
Se amate Nick Drake, il sorgere del sole, la luna quando è rosa. Se avete solo 5 cartine e desiderate Musica che scaldi il vostro cuore… uscite a cercare questo disco. Uscite ad innamorarvi.
3) Yuppie Flu – Fragile forrest (Homesleep)
Che dire ancora a Matteo Agostinelli e ai suoi se non nuovamente grazie per la musica che ci regalano? Colonna sonora dell’estate – la mia – cuffiette a palla e biciletta lungo i murazzi prima di lunghe, stressanti, calde giornate lavorative. Come dolce medicina per essere psichedelici, nella mente. Continua a leggere

Glósóli (sole risplendente) – Sigur Rós

Sigur Rós a Milano - 13 luglio 2088 - GLÓSÓLI

Sigur Rós a Milano - 13 luglio 2088 - GLÓSÓLI (clicca la foto per vedere il filmato)

Ora che sono sveglio
Tutto sembra diverso
Guardo intorno a me
E non vedo niente
Alzandomi, mi rendo conto
Che lei ha ancora il pigiama
Trovato in un sogno
Pendo su (un) anticlimax
Lei è con il sole
Ed eccolo
Ma dove sei…
Comincia il tuo viaggio
Deambula per le strade
Se non trovi l’uscita
Lasciati condurre dalle stelle
Lei sarà sempre lì
E apparirà improvvisamente
E il sole risplendente
Usciamo, dunque
Mi sono svegliato da un incubo
Il mio cuore batte
È fuori controllo…
Mi sono talmente abituato a questa follia
Che ora è compulsivo
Eccolo…
Lo sento…
Eccolo,
sole risplendente…
eccolo,
sole risplendente…
eccolo,
sole risplendente…
eccolo…

Milano, 13 luglio 2008

Sigur Ròs a Milano 13 luglio 2008

Sigur Ròs a Milano 13 luglio 2008

Non che ci sia bisogno di provare nulla a nessuno ma, come ha scritto il Signor G, siamo andati a vedere i Sigur Rós e su questo non ci piove…
Oddio, ci piove, e parecchio anche, perché alle 20,00 circa, per un venti minuti, una pioggerellina è scesa a inumidire l’Arena Civica (Arena Gianni Brera)… alle 21 e 10 ci comunicano che, per motivi di sicurezza, il concerto sarà anticipato di dieci minuti, proprio a causa della pioggia: il panorama che vediamo è particolare.
Lampi tutto intorno a noi, vento, qualche goccia di pioggia, tuoni… e un tipo, davanti a noi, con il cellulare puntato verso il cielo che cercava di fotografare le saette.
Cinque minuti prima della fine del concerto la pioggia ricomincia, insistente: previsioni azzeccate e scelta giusta di anticipare l’inizio dello spettacolo.
Birra ne vendono poca, ma tutte le persone continuano a prender posto sugli spalti e in platea.
Con il Signor G (Mario non è venuto perché, dato che il Tam Tam Suoni e Culture dal Mondo è saltato, si è dovuto arrangiare per riempire le giornate e presta la sua opera al Lido, sua terra natia) , dato che avevamo un sacco di tempo da occupare, consideriamo che, dato che alle sette di sera, quando siamo arrivati, il tempo era nuvoloso, con lampi, al parco Valmarana, sulla fiducia, il “povero” pubblico mirese, sarebbe rimasto, per la metà, a casa direttamente. Il restante 50% lo avrebbe raggiunto dopo le prime gocce.
Ma qui è altro.
È rock’nd’roll come direbbe Mario.
Cliccate sulla foto per avere un assaggio della magia di questo gruppo (richiede apple quicktime installato):
Ci sarebbe piaciuto riuscire a realizzare un’idea che ci era venuta proprio con i Sigur Rós… non ci perdiamo d’animo, ci lavoreremo il prossimo anno.

Con un ronzio nelle orecchie suoniamo all’infinito.

Sigur Ros

Con un ronzio nelle orecchie
a volte succede che cerchi le parole, e poi arrivano, trasportate da un sms che ti dice che è uscito il disco che stavamo aspettando.
Si, perché i Sigur Ros sono uno dei nostri gruppi preferiti.
Il 13 luglio saremo a Milano per il loro concerto.
Ma torniamo al titolo.
Con un ronzio nelle orecchie suoniamo all’infinito.
Stanotte, rincasando dopo esser stato tutta la sera a discorrere con Nico sull’idea di fare una festa delle Consulte/Associazioni a Forte Poerio, leggo questo messaggio che Mario mi aveva inviato, dato che dal 23 giugno il disco è disponibile, mi è venuto spontaneo metterlo come titolo di un post “a venire”.
In parte fotografa il nostro stato in questi giorni: abbiamo anche noi un ronzio, a volte diventa un suono assordante, nelle orecchie
molte cose si rincorrono…
molte cose non sono chiare…
siamo delusi…
siamo delusi…
ma suoniamo all’infinito
Ma stiamo pensando a come far diventare, quella che è la festa delle consulte/associazioni, un evento che possa parlare di integrazione, di diverse culture, di diversi modi di vedere il mondo.
Abbiamo un ronzio nelle orecchie quando ci dicono che… se lo organizziamo noi non è più la festa delle consulte, ma la festa delle associazioni… ci fischiano le orecchie dopo una tale affermazione.
Dove sta il problema?
Le consulte non sono formate dalle associazioni? Che sono divise in base al diverso fine associativo?
Per cui, alla fine, sempre associazioni sono.
O no?
Possibile che c’è chi pensa che questo sia un’invasione di… chissà cosa?
Ok, abbiamo un ronzio nelle orecchie perché vediamo che si ragiona a orti, quando le nazioni non hanno più confini.
Con un ronzio nelle orecchie
Si sta ancora vagliando la fattibilità della cosa, ma già si fa a gara a trovare il problema, l’impedimento, che porti tutto dentro un alveo molto più ristretto e controllabile.
Quando è uscita tutta la diatriba sul progetto di forte Poerio, un ronzio nelle orecchie ha cominciato a crescere, a crescere, e diventare un suono forte e penetrante: abbiamo lavorato con il GAFP perché crediamo che forte Poerio sia un’occasione unica per la comunità mirese… a parte vedersi messi in disparte da chi, politicamente, dovrebbe lavorare a unire e non a dividere e incattivire gli animi, ci vediamo tacciati di essere… associazioni, per cui incapaci di portare avanti un progetto, un lavoro che sia lungo anni.
Chiaramente ci sono molti amministratori che non hanno mai lavorato in una qualche associazione…
Basta guardarsi attorno per vedere che molte associazioni, in questi anni, hanno lavorato e costruito esperienze e percorsi importanti e unici.
Ma, ci viene detto, solo ai privati ci si deve rivolgere per investimenti e restauri.
Poi non importa se l’assessore preposto dice che finanziamenti statali o comunitari (CHE CI SONO) sono difficile da raggiungere… ciò implica lavoro, cosa che con il GAFP avevamo già valutato e, in parte, risolto. Ma anche la convinzione che le finalità di questi sforzi valgono ben la candela.
Probabilmente, l’assessore preposto, di voglia di lavorare non ne ha.
Peccato.
Ecco, il ronzio cresce, va e viene, nelle orecchie.
Ma suoniamo all’infinito.
Perché siamo qui, comunque, a confrontarci con i problemi, a cercare di districare i fili che qualcuno vuole ingarbugliare, a cercar di capire se la lingua è biforcuta o, invece, è quella che ci è data di vedere.
Guardando dritto negli occhi chi ci sta di fronte, anche se molte voci sussurrano che le parole dicono una cosa e i fatti sono altri.
Con un ronzio nelle orecchie suoniamo all’infinito perché crediamo che abbiamo l’occasione, come città di Mira, di creare all’internodi forte Poerio un vero e proprio laboratorio di integrazione e di contaminazione tra culture, tra razze, tra popoli diversi.
Quello che il Tam Tam Suoni e Culture dal Mondo ha sempre cercato di portare avanti nel suo percorso lungo questi anni.
Suoneremo all’infinito, perché ci muove il fuoco del desiderio di vedere entrare, finalmente, una ventata di aria nuova dalle finestre… la paura è qualcosa di irrazionale ma, se il cervello è “acceso e collegato”, facilmente può essere spazzata via… o siamo delle scimmie (leggetevi il terz’ultimo commento a questo post) che all’accendersi di una luce si comportano in un modo e, all’accendersi di un’altra, in un altro?
Basta volerlo.
Basta crederci.
Basta che arrivino le giuste informazioni.
E… basta! fare figure barbine, del tipo che don Dino Pistolato non era presente all’incontro del 9 giugno in Teatro di Villa dei Leoni perchè… nessuno lo ha chiamato, nonostante lo si sbandierasse sui comunicati stampa e sui giornali.
Non è la colpa di uno.
È la colpa di tutti!
Di fronte a questa giustificazione, puerile, nessun commento può essere rumoroso come… STARE IN SILENZIO!
Ecco, CON UN RONZIO NELLE ORECCHIE SUONIAMO ALL’INFINITO (cliccaci sopra per ascoltare tutto il nuovo disco dei Sigur Ros).
Vogliamo parlarne?
Siamo qui.